domenica 15 dicembre 2019


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Schengen ostaggio delle politiche internazionali








                       

                                   "VIAGGI di LIBERTÀ" azione artistica collettiva.


Spostarsi e attraversare il mare è un fenomeno vitale: in molti sono costretti dalla guerra e dalla fame ad abbandonare le proprie terre e famiglie. Sono la maggior parte però quelli che non possono farlo perché trovano davanti a sé le frontiere chiuse e le mafie intercontinentali che costringono a viaggiare nell'illegalità.
L’opera pone l’attenzione sui problemi dell’immigrazione e del diritto al libero spostamento delle persone. È un atto di denuncia contro gli sfruttatori dei migranti e le politiche di chiusura dell’Unione europea. Al contempo offre un’occasione di incontro e di integrazione tra cittadini italiani e stranieri.
Lo spettatore si trova sotto i piedi un testo che, per una volta, non sarà scritto su libri, giornali o letto attraverso un computer. Camminando, incontrerà le parole che l’artista, insieme ai partecipanti all’azione, ha voluto mettere in evidenza in un modo inusuale, stravolgendo la logica della scrittura.
La grafia, che fuoriesce dell’area espositiva occupando una parte dello spazio pubblico, incornicia poi un’installazione fatta con numerose barche di origami, navi di carta che simboleggiano la libertà e, allo stesso tempo, fanno un richiamo alla legalità. A quella legalità che si coniuga con la giustizia.
L’opera invita a riflettere sulla storia, sui fenomeni migratori del passato, del nostro dopoguerra e soprattutto del presente. Ricorda le vittime dei numerosi naufragi, in particolare quelli avvenuti negli ultimi anni nel Mediterraneo.

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